L’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso il Consiglio di Stato tra elementi critici e di rinnovamento
Il 2 febbraio 2021 si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso il Consiglio di Stato.
Dalla Relazione sull’attività amministrativa del Presidente Filippo Patroni Griffi emergono numeri, criticità e punti di forza del sistema della giustizia amministrativa, elementi che si sono acuiti in un anno come il 2020, colpito duramente dalla diffusione del COVID-19.
In tale contesto, il Presidente ha affermato che «il compito delle istituzioni di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale si è fatto più pregnante e ha imposto decisioni politicamente difficili. Si è assistito negli ultimi mesi ad una moltiplicazione di atti regolativi che, sprigionando una massa di prescrizioni dai contenuti frammentati, hanno sottoposto a inedita tensione non solo l’ordinamento giuridico, ma lo stesso tessuto politico e istituzionale del nostro Paese».
Riflettendo, poi, sulla ricostruzione del sistema che seguirà l’emergenza sanitaria, il Presidente ha sottolineato che «I cittadini hanno bisogno di risposte alla situazione di incertezza, che certo non può essere eliminata o governata dalla moltiplicazione delle regole. Nel quadro emergenziale, il giudice amministrativo deve saper contribuire alla riduzione dell’incertezza ed alla ricostruzione della fiducia nella capacità dell’ordinamento di dare risposte effettive. Costruire fiducia, non ricercare consenso.».
Successivamente, si passa all’analisi dei riti e dei numeri dell’emergenza, evidenziando che l’udienza “ad oralità mediata”, introdotta con l’art. 4, d.l. n. 28/2020, senza pubblicità ma con la possibilità per i difensori di intervenire da remoto, costituisce attualmente l’assetto “ordinario nell’emergenza” del processo amministrativo, e che il processo telematico si è rivelato uno strumento utile e valido ai fini dell’adattamento alle nuove esigenze. Come, infatti, affermato dal Presidente «Grazie a tali strumenti e al fondamentale e consistente impegno di magistrati e personale amministrativo, si è dunque riusciti sia a non creare arretrato nel contenzioso ordinario, sia ad assicurare il tempestivo sindacato giurisdizionale sugli atti dei pubblici poteri emanati per far fronte all’emergenza.».
Passando all’esame della giurisprudenza 2020, il Presidente ha richiamato i temi centrali che hanno accompagnato lo scorso anno proiettandosi verso il futuro, citando temi come quello dell’accesso, trasparenza e informazione ai consumatori, quello dei contratti pubblici, quello del diritto dell’economia a seguito della pandemia, il tema dell’ambiente e quello dell’immigrazione.
Infine, con uno sguardo verso una riforma del sistema disciplinare, il Presidente ha ricordato tre aspetti “minimali” ineludibili: la previsione di una sanzione disciplinare intermedia tra destituzione e perdita dell’anzianità; la rimodulazione temporale del parere conforme all’Adunanza generale in caso di sospensione cautelare; la attribuzione di poteri istruttori e ispettivi, concludendo con l’assunzione di un impegno: «Sarà nostro impegno fare in modo che si avvicinino sempre più l’idea di giustizia, la percezione della giustizia e la sua effettiva manifestazione.».
Qui la Relazione sullattivit della Giustizia Amministrativa del Presidente del Consiglio di Stato