L’Antitrust torna a sanzionare WhatsApp
Le clausole dei Termini di Utilizzo dell’applicazione WhatsApp erano già state dichiarate vessatorie dall’Antitrust che, con un provvedimento emesso nel mese di maggio del 2017, aveva sanzionato la società californiana. Ora l’Autorità rincara la dose, con un’ulteriore sanzione di 50mila euro per non aver dato esecuzione all’ordine di pubblicazione dell’estratto dl provvedimento emesso nei suoi confronti.
Violazione. In particolare, in aperta violazione degli obblighi informativi nei riguardi dei consumatori, WhatsApp ha consapevolmente omesso quanto disposto dall’Autorità nel provvedimento, ossia «la pubblicazione del citato documento nella homepage del proprio sito web e la contestuale notifica in app, da inviare a tutti gli utenti WhatsApp italiani, contenente il link alla pubblicazione medesima». Le clausole che erano state dichiarate vessatore riguardano, nel dettaglio, « la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente a vantaggio del professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del foro competente sulle controversie (ad oggi esclusivamente individuato presso tribunali americani)».