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Il redditometro non viola la privacy
privacy | 05 Luglio 2018
Il redditometro non viola la privacy
Il Grande Fratello del Fisco non trova limiti nella normativa sulla protezione dei dati
di Andrea Mazzaro – Avvocato
La tutela della privacy non può impedire alla Pubblica Amministrazione di determinare i redditi del contribuente sulla base delle spese sostenute. I diritti di cui all’art. 7 cod. privacy concernono il trattamento illegittimo di dati specificamente individuati e non genericamente il trattamento di tutti i dati riguardanti un interessato e indistintamente indicati traducendosi altrimenti l’iniziativa in una non consentita opposizione da parte del contribuente all’azione di accertamento dell’Amministrazione finanziaria fondata su disposizioni di legge.
(Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 17485/18; depositata il 4 luglio)