Da Palazzo Chigi l’aggiornamento al Def e nuove disposizioni sull’ordinamento penitenziario
Nota di aggiornamento al Def. Il Consiglio dei Ministri n. 21, tenutosi il 27 settembre, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia a finanza (Def) 2018.
I punti principali sono: la cancellazione degli aumenti dell’Iva per il 2019; l’introduzione del reddito di cittadinanza; l’introduzione della pensione di cittadinanza; l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire nuove assunzioni; la prima fase dell’introduzione della flat tax «tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani»; il taglio dell’Ires per le aziende che reinvestono i profitti ed effettuano nuove assunzioni; il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie; un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova; le politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia e lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori che hanno subito danni dalle crisi bancarie.
Fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Il Consiglio dei Ministri, nella stessa seduta, ha approvato anche un decreto legislativo che introduce disposizioni in merito all’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle amministrazioni pubbliche e delle amministrazioni autonome. In particolare introduce l’obbligo di ricevere ed elaborare fatture elettroniche emesse per appalti pubblici, che sono conformi allo standard europeo in materia.
Provvedimenti in materia di ordinamento penale. Inoltre il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della giustizia, ha approvato 5 decreti legislativi che, in attuazione della legge delega per la riforma del codice penale, del codice di procedura penale e dell’ordinamento penitenziario, introducono nuove disposizioni in tali materie.
In particolare il decreto relativo alla riforma dell’ordinamento penitenziario introduce disposizioni riguardanti l’assistenza sanitaria, la semplificazione dei procedimenti per le decisioni di competenza del magistrato e del Tribunale di sorveglianza ed infine disposizioni in tema di vita in carcere, per contrastare ogni forma di discriminazione.
In materia di vita detentiva e lavoro, il decreto punta oltre all’incremento delle opportunità lavorative, sia retribuite sia di volontariato, e reinserimento sociale dei detenuti, anche all’effettivo miglioramento della vita carceraria, con la previsione di norme volte al rispetto della dignità umana.
Di seguito, il decreto contenente disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale adegua tale disciplina alle modifiche intervenute in materia penale e processuale, per semplificare il procedimento e ridurre gli adempimenti amministrativi.
Mentre il decreto sulle spese per le operazioni di intercettazione interviene in materia di liquidazione di esse, anche per velocizzare le operazioni di pagamento.
Infine, l’ultimo decreto contiene la disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni: la normativa riforma l’ordinamento penitenziario relativamente all’esecuzione della pena per i minorenni e giovani adulti fino ai 25 anni, con riferimento al percorso educativo e di reinserimento sociale.