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Pagamenti con carta di credito: l’Antitrust vieta l’applicazione di supplementi

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Pagamenti con carta di credito: l’Antitrust vieta l’applicazione di supplementi

Il divieto di supplementi. A seguito di numerose segnalazioni da parte dei consumatori, l’Autorità Antitrust ha comunicato alle imprese il divieto di applicazione di supplementi in caso di acquisti (come ad esempio, biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico, servizi di lavanderia, tabacchi) con carta di debito/credito o altri strumenti di pagamento.

In particolare l’Autorità afferma che «l’applicazione di supplementi per l’uso di uno specifico strumento di pagamento costituisce una violazione dell’art. 62 del codice del consumo, il quale stabilisce che i venditori di beni e servizi ai consumatori finali non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti».

Tale divieto si applica a tutti gli esercenti commerciali anche di piccola dimensione, invitandoli a conformarsi alle prescrizioni del codice del consumo e del d.lgs. n. 218/2017, «eliminando ogni supplemento di prezzo applicato in relazione all’utilizzo da parte dei consumatori di carte di credito o di debito o di altri mezzi di pagamento».

Qualora l’Autorità riscontrasse violazioni a tale divieto, si riserva di attivare i poteri sanzionatori di cui all’art. 27 del codice del consumo.