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Il labile confine tra diritto di critica e calunnia
licenziamento | 21 Gennaio 2019
Il labile confine tra diritto di critica e calunnia
di Martina Tonetti – Avvocato
La condotta di un lavoratore subordinato che divulghi fatti od accuse riguardanti il datore di lavoro può rappresentare giusta causa di licenziamento a condizione che: la condotta sia effettivamente lesiva del rapporto fiduciario e che sia carente di anche solo uno degli elementi costitutivi del diritto di critica, vale a dire, verità del fatto denunciato, continenza formale e pertinenza.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 1379/19; depositata il 18 gennaio)