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Condannato per estorsione il creditore, non era un tentativo di risoluzione bonaria del contratto
estorsione | 27 Febbraio 2019
Condannato per estorsione il creditore, non era un tentativo di risoluzione bonaria del contratto
di La Redazione
La richiesta di denaro, effettuata dal creditore minacciando cose o persone presenti nella sfera giuridica del debitore, non rappresenta una proposta di risoluzione bonaria del contratto ma costituisce reato di estorsione, poiché non mette la vittima delle minacce nella condizione di scegliere liberamente se adempiere o meno.
(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 8467/19; depositata il 26 febbraio)