COVID-19, è ancora possibile pagare il contributo unificato scansionando la marca comprata in tabaccheria o è obbligatorio il pagamento telematico?
Devo depositare telematicamente un atto introduttivo nelle more dell’emergenza epidemiologica dovuta al coronavirus è ancora possibile pagare il contributo unificato scansionando la marca comprata in tabaccheria o è obbligatorio il pagamento telematico?
l decreto legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020 prevede che, a seguito dell’epidemia di COVID-19, il pagamento del contributo unificato di cui all’art. 14 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, nonché l’anticipazione forfettaria di cui all’art. 30 del medesimo decreto, connessi al deposito degli atti con modalità telematiche, debbano essere assolti con sistemi telematici di pagamento anche tramite la piattaforma tecnologica di cui all’art. 5, c. 2, del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82.
Per quanto concerne i pagamenti telematici nel settore civile, la piattaforma da utilizzare è raggiungibile tramite il Portale dei Servizi Telematici (pst.giustizia.it) dove, dopo aver effettuato il login con la propria firma digitale, sarà possibile pagare il contributo entrando nell’apposita aerea dedicata ai pagamenti telematici. Dopo aver effettuato il pagamento sarà necessario allegare al deposito la ricevuta telematica di pagamento in formato .xml.
A tal proposito di rimanda alle Istruzioni per il Pagamento Telematico delle spese di giustizia presenti sul Portale Il Processo Telematico.
Ad ogni buon conto la Suprema Corte con la recente ordinanza n. 5372/2020, e richiamando l’interpretazione offerta dal Ministero della Giustizia, con nota del 4 settembre 2017, n. 164259, ha sancito che l’atto telematico non è irricevibile in caso di irregolarità fiscali, rendendo di fatto possibile l’iscrizione a ruolo telematica in questo periodo transitorio, pagando il contributo unificato con strumenti tradizionali.
(Fonte: ilprocessotelematico.it)
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