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Law-Firm News

LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News (Page 146)

L’indennizzo deve essere previsto nel contratto di utenza telefonica

Per rivendicare un indennizzo è necessario che esso sia previsto dal contratto di utenza telefonica, non potendosi azionare direttamente la pretesa indennitaria che l’ordinamento prevede esperibile solo in via amministrativa. L’azione è infondata allorquando non vi è la dimostrazione del presupposto dell’inserimento nel contratto del diritto all’indennizzo.
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Opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato per il proprio compenso

Dopo l’entrata in vigore dell’art. 14 d.lgs. n. 150/2011, la controversia per la liquidazione delle prestazioni professionali può essere introdotta con ricorso per decreto ingiuntivo e la relativa opposizione va proposta con ricorso ex art. 702-bis c.p.c., precisandosi che, nel caso in cui l’opposizione sia stata avanzata con citazione, la correlata applicazione dell’art. 4 d.lgs. n. 150/2011 prevede che il giudice debba disporre il mutamento del rito e, in tale evenienza, gli effetti sostanziali e processuali della domanda si producono secondo le norme del rito seguito prima del mutamento, restando ferme le decadenze e le preclusioni maturate.
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Ammissibile la memoria difensiva inviata all’indirizzo PEC della cancelleria della sezione della Cassazione

Ammissibile la memoria difensiva inviata all'indirizzo PEC della cancelleria della sezione della Cassazione
È legittimamente esaminabile la memoria ex art. 380-bis, comma 1, c.p.c. depositata dal ricorrente mediante PEC, inviata dall’indirizzo indicato dal difensore in sede di costituzione in giudizio all’indirizzo PEC della cancelleria della sezione della Suprema Corte e da questa tempestivamente ricevuta.
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Concorso nei reati propri dell’amministratore in presenza di prestanome e amministratori di fatto

In materia di reati propri dell’amministratore della società, quando l’amministratore legale è una “testa di legno”, il vero soggetto qualificato (e responsabile) non è il prestanome ma colui il quale effettivamente gestisce la società perché solo lui è in grado di compiere l’azione dovuta (…) mentre l’estraneo è il prestanome. A quest’ultimo una corresponsabilità può essere imputata solo in base alla posizione di garanzia di cui all’art. 2392 c.c., in forza della quale l’amministratore deve conservare il patrimonio sociale ed impedire che si verifichino danni per la società e per i terzi.
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