Nel caso di sentenza che abbia deciso una delle domande senza definire l’intero giudizio, il deposito telematico nel fascicolo d’ufficio, della dichiarazione di riserva del ricorso per cassazione, che non sia stata allegata al processo verbale della prima udienza successiva alla comunicazione della sentenza o non sia stata notificata alla controparte, non realizza l’effetto della riserva di impugnazione.  

La procura speciale per il ricorso per cassazione per le materie regolate dall’art. 35 bis, comma 13, d.lgs. n. 25/2008 e dalle disposizioni di legge successive che ad esse rimandano, deve contenere in modo esplicito l’indicazione della data successiva alla comunicazione del provvedimento impugnato e richiedere che il difensore certifichi, anche solo con un’unica sottoscrizione, sia la data della procura successiva alla comunicazione che l’autenticità della firma del conferente.  

È nullo il bando relativo al concorso generale EPSO/AD/339/17, organizzato ai fini della formazione di un elenco di riserva di amministratori (AD 7) nei seguenti settori: 1) Economia finanziaria e 2) Macroeconomia (GU 2017, C 386 A, pag. 1) perché impone la scelta delle lingue per sostenere la prova di lingua straniera limitandole solo all’inglese, francese e tedesco, mentre per il rispetto dell’onere della diversità linguistica «le istituzioni sono tenute, senza previsione di alcuna possibilità...

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Con sentenza n. 15276 del 1° giugno 2021 la Corte Suprema di Cassazione ha affrontato una controversia avviata da alcuni investitori nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per ottenere il risarcimento del danno derivante dalla perdita di valore di alcuni titoli azionari di società partecipata a maggioranza dal Ministero medesimo.  

La sospensione discrezionale in parola è ammessa ove il giudice del secondo giudizio motivi esplicitamente le ragioni per le quali non intende riconoscere l’autorità della prima sentenza, già intervenuta sulla questione ritenuta pregiudicante, chiarendo perché non ne condivide il merito o le ragioni giustificatrici.  

Respinta la richiesta presentata da un uomo originario del Bangladesh. Per i Giudici non ci sono i presupposti per riconoscergli la protezione umanitaria, pur a fronte delle difficoltà presenti nel suo Paese d’origine.    

In tema di liberazione anticipata speciale, la detrazione di pena concessa ex art. 54 ord. pen., maggiorata da quarantacinque a settantacinque giorni solo per un periodo di due anni dall’entrata in vigore della legge che l’ha disposta (l. n. 10/2014), non può essere concessa ai condannati di cui all’art. 4-bis l. n. 354/1975.  

L’espressione “intenda licenziare” di cui all’art. 24 l. n. 223/91 è una chiara manifestazione della volontà di recesso, pur necessariamente ancorata al fatto che i licenziamenti non possono essere intimati se non successivamente all’iter procedimentale di legge, mentre cosa ben diversa è l’espressione “deve dichiarare l’intenzione di procedere al licenziamento per motivo oggettivo” ai sensi del novellato art. 7 l. n. 604/66 che è invece imposta al fine di intraprendere la nuova procedura di compensazione (o conciliazione) dinanzi alla DTL, e non può quindi ritenersi di per sé un licenziamento.  

Inutile il ricorso proposto da un dipendente di una Provincia che aveva chiesto e ottenuto il passaggio al Ministero della Giustizia. Fatale per lui l’avere dichiarato il falso, specificando di non avere riportato condanne penali.  

Il giudicato esterno fra Ader e contribuente si estende anche all’Agenzia delle Entrate, indipendentemente dalla sua partecipazione al processo, la quale deve essere sollecitata dall'agente a norma dell'art. 39 d.lgs. n. 112/1999, ma non costituisce requisito per l'opponibilità delle statuizioni.