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LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News (Page 458)

Impugnazione del verbale: l’effettivo conducente che comunica i dati volontariamente riparte da zero

Impugnazione del verbale: l'effettivo conducente che comunica i dati volontariamente riparte da zero
Anche l’automobilista estraneo alla notifica di un verbale stradale con decurtazione di punteggio può presentare il modulo di comunicazione dei dati dell’effettivo conducente ad un ufficio di polizia stradale. E da quella data decorreranno per lui i termini per proporre un eventuale ricorso o per il pagamento in misura ridotta della multa.  
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L’attestazione di conformità ‘al contrario’ non salva dall’improcedibilità

L'attestazione di conformità 'al contrario' non salva dall'improcedibilità
Laddove la notificazione della sentenza impugnata in Cassazione sia stata eseguita con modalità telematiche, il difensore del ricorrente deve estrarre copia cartacea del messaggio PEC pervenutogli e dei suoi allegati (relazione di notifica e provvedimento da impugnare) con attestazione, tramite sottoscrizione autografa, della conformità della copia formata su supporto cartaceo agli originali digitali.
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I termini per impugnare la sentenza del CSM decorrono dalla data di notifica della sentenza al Ministro competente

Ai fini della proposizione del ricorso per cassazione avverso le sentenze emesse dalla Sezione disciplinare del CSM, ai sensi dell’art. 24, comma 1, d.lgs. n. 109/2006, nel caso in cui il termine per impugnare decorra dal giorno in cui è stata eseguita la notificazione o la comunicazione dell’avviso di deposito, se queste ultime sono avvenute in date diverse nei confronti di ciascuno degli aventi diritto all’impugnazione, non torva applicazione la disposizione di cui all’art. 585, comma 3, c.p.p. con la conseguenza che il Ministro della Giustizia non può giovarsi, ai fini della tempestività del ricorso, della circostanza che la sentenza...

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La mancata comunicazione all’INPS dell’attribuzione della pensione di reversibilità comporta la restituzione dell’assegno assistenziale

In ragione dell’accertata violazione dell’obbligo di comunicazione all’INPS delle situazioni rilevanti ai fini del diritto alla percezione della prestazione assistenziale di cui aveva goduto il lavoratore, non si può ritener corretta la condotta di quest’ultimo e deve escludersi la sussistenza di un affidamento idoneo a giustificare la irripetibilità delle somme richieste dall’INPS da indebita percezione dell’assegno assistenziale.  
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