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Law-Firm News

LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News (Page 790)

Lavoratrice molestata: responsabile il datore di lavoro o il dipendente?

Nel rapporto di impiego contrattualizzato, se un dipendente tiene sul luogo di lavoro una condotta lesiva nei confronti di un altro dipendente, il datore di lavoro – che non provvede, colpevolmente, a rimuovere il fatto lesivo e che, quindi, deve rispondere nei confronti del lavoratore danneggiato – ha diritto a rivalersi a titolo contrattuale nei confronti del dipendente, per la percentuale attribuibile alla responsabilità del medesimo. E ciò in virtù dei degli obblighi di diligenza e fedeltà di cui agli artt. 2104 e 2105 c.c., dei principi generali di correttezza e buona fede ex artt. 1175 e 1375 c.c. e...

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Contratti di lavoro sorti a seguito delle riforme del sistema giudiziario

La situazione contingente ed urgente sottesa ai progetti che sostenevano i contratti di lavoro tra lavoratori socialmente utili e Ministero della Giustizia (e nei successivi contratti a tempo determinato) consisteva nell’esigenza di sopperire alle carenze di personale determinata dalle riforme organizzative del sistema della giustizia ed in particolare, ma non solo, dall’entrata in funzione degli Uffici del Giudice di Pace, delle sezioni stralcio e del Giudice unico di primo grado.
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Causa o concausa? Il ruolo della negligenza alla guida nei sinistri stradali mortali

La condotta colposa della vittima di un sinistro stradale costituisce causa sopravvenuta, da sola sufficiente a determinare l'evento dannoso, soltanto se risulta del tutto eccezionale, atipica, non prevista né prevedibile. In particolare, occorrerà verificare, per attribuire valore di causa da sola sufficiente, che detta condotta sia estranea all'area del rischio gestita dal titolare della posizione di garanzia.
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Letale l’urto tra la motocicletta e l’automobile: ma di chi è la colpa?

La sentenza di appello che operi una “distorsione” del profilo della colpa ritenuto nell’originaria imputazione e confermato dalla sentenza di primo grado è tenuta a un obbligo di motivazione rafforzato (nella fattispecie, giudicando un caso di omicidio colposo per violazione delle regole cautelari in materia di circolazione stradale, il Tribunale di primo grado aveva ritenuto esservi un profilo di colpa per aver compiuto una manovra non consentita, mentre la Corte d’appello aveva ritenuto che la manovra fosse consentita sebbene imprudente).
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Nessun automatismo fra evasione dagli arresti domiciliari e seguente custodia cautelare

L’art. 5 l. n. 47/2015 ha novellato l’art. 276, comma 1-ter, c.p.p. ed ha interrotto il rigido automatismo fra evasione dalla misura più blanda degli arresti domiciliari ed irrogazione della misura più afflittiva della custodia cautelare. La trasgressione di “lieve entità”, secondo un giudizio funzionale di offensività della condotta evasiva, non consente la seguente custodia cautelare.  Risultano irrilevanti le trasgressioni meramente formali agli obblighi impartiti.
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Il contraddittorio endoprocedimentale rende gli studi di settore compatibili con il diritto europeo

Il contraddittorio endoprocedimentale rende gli studi di settore compatibili con il diritto europeo
Nelle conclusioni relative alla causa C-648/16 (ECLI:EU:C:2018:213) l’Avvocato Generale Nils Wahl sostiene che i principi di proporzionalità e neutralità fiscale, sottesi alla direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’Imposta sul Valore Aggiunto, non ostano a una normativa nazionale che consenta all’Amministrazione finanziaria di accertare l’imposta dovuta da un contribuente, che si presume non averne dichiarato la totalità, mediante un metodo induttivo basato su studi di settore che stimano i...

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Dubbi di costituzionalità sulla mancata previsione della detenzione domiciliare umanitaria nel caso di grave infermità psichica sopravvenuta

E’ rilevante e non manifestamente infondata, con riferimento agli artt. 2, 3, 27, 32 e 117 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’art. 47-ter, comma 1-ter, ord. penit., nella parte in cui non prevede l’applicazione della detenzione domiciliare anche nelle ipotesi di grave infermità psichica sopravvenuta durante l’esecuzione della pena.
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La riserva di codice prende vita: in G.U. nuove fattispecie di reato

La riserva di codice prende vita: in G.U. nuove fattispecie di reato
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 marzo 2018, n. 68 il decreto legislativo 1 marzo 2018, n. 21 recante «Disposizioni di attuazione del principio di delega della riserva di codice nella materia penale a norma dell'articolo 1, comma 85, lettera q), della legge 23 giugno 2017, n. 103». Le nuove disposizioni entreranno in vigore il 6 aprile 2018.
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