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Law-Firm News

LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News (Page 863)

Illecito negare l’equo indennizzo a chi non si è potuto costituire parte civile per la giustizia lumaca

Illecito negare l'equo indennizzo a chi non si è potuto costituire parte civile per la giustizia lumaca
Le tutele previste dall’art. 6 Cedu si applicano indipendentemente dal riconoscimento dello status di parte in un processo penale, tanto più se in esso la vittima di un reato vuole proteggere un suo diritto di natura civile e l’esito della fase istruttoria è fondamentale per questa tutela. La CEDU è critica con la nostra prassi sul punto e ritiene l’equo indennizzo...

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Correzione delle spese di lite: i principi della Cassazione su dies a quo e quantum

In caso di ordinanza di correzione per omessa distrazione delle spese di lite, il termine per l’impugnazione decorre dalla notifica dell’ordinanza e con la medesima non possono farsi valere errori di giudizio estranei al provvedimento di correzione. L’avvocato, a cui sia riconosciuta la distrazione delle spese processuali, non diviene contraddittore necessario nel giudizio d’appello e la determinazione delle spese da parte del giudice, se contenuta entro i minimi e i massimi tariffari, non richiede una specifica motivazione e non può formare oggetto di sindacato in sede di legittimità.
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Il legame tra nonno e nipote supera il concetto ristretto di nucleo familiare

Il nipote può subire un pregiudizio non patrimoniale in conseguenza della morte del nonno per la perdita della relazione con la figura di riferimento e dei correlati rapporti di affetto e di solidarietà familiare. La Cassazione è interrogata sull’applicabilità di questo principio anche nei confronti del nipote non convivente con il nonno defunto.
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Quando il contratto di locazione può dirsi stipulato per facta concludentia?

La stipula o la rinnovazione tacita di un contratto di locazione può desumersi da elementi di fatto, quali la permanenza del conduttore nella detenzione della cosa locata oltre la scadenza del termine, il pagamento dei canoni e il ritardo con cui sia stata promossa l’azione di rilascio, solo se altri elementi dimostrano la volontà in tal senso delle parti.
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Assistito defunto ed impugnazione da parte del suo avvocato: l’assenza di procura alle liti fonda la responsabilità del legale

L’avvocato incorre in responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. ed è obbligato al pagamento delle spese processuali di controparte qualora, non curandosi di verificare l’esistenza in vita del proprio assistito – al fine di accertarsi dell’efficacia della procura alle liti –, impugni una pronuncia risultando poi soccombente.
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Grava sul datore di lavoro l’obbligo di cercare possibili collocazioni alternative del lavoratore per evitare il licenziamento

In caso di sopravvenuta infermità permanente del lavoratore, l'impossibilità della prestazione lavorativa quale giustificato motivo di recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro subordinato, ai sensi degli artt. 1 e 3 l. n. 604/1966 e art. 1463 e 1464 c.c., non è ravvisabile per effetto della sola ineseguibilità dell'attività attualmente svolta dal prestatore di lavoro, perché può essere esclusa dalla possibilità di adibire il lavoratore ad una diversa attività, che sia riconducibile - alla stregua di un'interpretazione del contratto secondo buona fede - alle mansioni attualmente assegnate o a quelle equivalenti o, se ciò è impossibile, a mansioni...

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È abnorme l’atto del GIP che non accoglie la richiesta di decreto penale di condanna e rinvia gli atti al PM per valutare la tenuità del fatto?

La parola alle Sezioni Unite Va rimessa alle Sezioni Unite la soluzione da dare alla seguente questione: «se sia qualificabile come abnorme e, pertanto, ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, non accogliendo la richiesta di emissione di decreto penale di condanna, disponga la restituzione degli atti al Pubblico ministero affinché questi valuti la possibilità di chiedere l’archiviazione del procedimento per particolare tenuità del fatto, ex art. 131-bis c.p.».
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