Completato il percorso di adesione dell’Italia alla Procura europea
Tra i punti principali dell’accordo raggiunto tra il Ministro Cartabia e il Procuratore europeo, Laura Kovesi per il funzionamento della Procura europea in Italia vi sono:
– la presenza di 20 Procuratori europei delegati – EDP;
– 9 uffici territoriali, ciascuno dei quali avrà almeno 2 magistrati, 3 negli uffici più grandi;
– la competenza territoriale, a garanzia della massima efficienza, sarà estesa a due o più circoscrizioni di Corte d’Appello.
Nello specifico, per garantire la massima efficienza di EPPO – EU Public Prosecutor’s Office, ciascuno dei 9 uffici individuati opererà su due o più circoscrizioni di Corte d’Appello, così individuate:
– la Procura di Roma – competente per i distretti di Corte d’appello di Roma, Perugia, Cagliari e L’Aquila;
– la Procura di Milano – competente per i distretti di Milano e Brescia;
– la Procura di Napoli – competente per i distretti di Napoli e Salerno;
– la Procura di Bologna – competente per i distretti di Bologna, Ancona e Firenze;
– la Procura di Palermo – competente per i distretti di Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina;
– la Procura di Venezia – competente per i distretti di Venezia, Trieste e Trento;
– la Procura di Torino – competente per i distretti di Torino e Genova;
– la Procura di Bari – competente per i distretti di Bari, Lecce e Campobasso;
– la Procura di Catanzaro – competente per i distretti di Catanzaro, Reggio Calabria e Potenza.
Il Ministro ha ricordato anche il progetto di designazione di ulteriori due procuratori europei delegati da assegnare all’ufficio del Procuratore generale della Corte di Cassazione. L’individuazione e l’assegnazione dei procuratori avverrà da parte del CSM.