23
Febbraio
0
Comments
Epiteti offensivi in chat su una terza persona possono valere una condanna
diffamazione | 22 Febbraio 2019
Epiteti offensivi in chat su una terza persona possono valere una condanna
di La Redazione
Riflettori puntati su alcune conversazioni realizzate da alcuni minorenni tramite WhatsApp. Esclusa l’imputabilità del ragazzo sotto processo: all’epoca dei fatti non aveva neanche 14 anni. Allo stesso tempo, però, è impossibile ipotizzare un proscioglimento nel merito, poiché lo scambio di messaggi online era caratterizzato da offese rivolte a una minorenne non presente nella chat di gruppo.

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 7904/19; depositata il 21 febbraio)