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Il continuo ed inutile avvicendamento di avvocati configura abuso del processo
abuso del processo | 03 Ottobre 2018
Il continuo ed inutile avvicendamento di avvocati configura abuso del processo
L’uso arbitrario della facoltà riconosciuta dall’ordinamento processuale circa la nomina di un nuovo difensore a seguito di rinunzia, revoca o incompatibilità del precedente, sfocia in una patologia processuale laddove si riveli mero strumento di paralisi e ritardo del procedimento.

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 43593/18; depositata il 2 ottobre)