Il Garante avvia un’istruttoria contro Tik Tok: la privacy dei minori va garantita e rispettata
Il Garante Privacy ha avviato un’istruttoria nei confronti del social network Tik Tok a seguito del riscontro di una serie di trattamenti dei dati personali effettuati in maniera non conforme al quadro normativo in materia di tutela della privacy.
In particolare, il Garante ha evidenziato una scarsa attenzione nei confronti dei minori, contestando innanzitutto la modalità di iscrizione al social network, in quanto il divieto stabilito per i minori di 13 anni è facilmente aggirabile con l’utilizzo di una data di nascita falsa. Inoltre, non risultano rispettate le norme sulla privacy italiane, che prevedono ai fini dell’iscrizione il consenso autorizzato dei genitori o di chi ha la responsabilità genitoriale del minore che abbia meno di 14 anni.
Ancora, il Garante sottolinea che l’informativa agli utenti è standardizzata, non prendendo, di conseguenza, in considerazione la situazione specifica dei minori ed i rischi ai quali essi si espongono.
I tempi di conservazione dei dati, poi, risultano indefiniti rispetto agli scopi per cui vengono raccolti e non sono indicate nemmeno le modalità di anonimizzazione che il social intende applicare; la stessa mancanza di chiarezza si riscontra, inoltre, in merito al trasferimento dei dati nei Paesi extra UE.
Infine, Tik Tok preimposta il profilo degli utenti come “pubblico”, ponendosi in contrasto con la normativa sulla protezione dei dati personali che prevede l’adozione di misure organizzative e tecniche tali da garantire la facoltà di scegliere se rendere accessibili o meno i propri dati ad un numero indefinito di persone.
Toccherà ora alla società inviare memorie difensive ovvero chiedere di essere sentita entro 30 giorni.