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Il principio di reformatio in pejus va applicato tenendo conto del caso concreto
disciplinare avvocati | 11 Giugno 2021
Il principio di reformatio in pejus va applicato tenendo conto del caso concreto
di Valentina A. Papanice – Avvocato
Le norme del Codice deontologico approvato il 31 gennaio 2014 si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, qualora più favorevoli all’incolpato, avendo l’art. 65, comma 5, l. n. 247/2012 recepito il criterio del favor rei in luogo del criterio del tempus regit actum. L’individuazione del regime giuridico più favorevole deve essere effettuata non in astratto, ma con riguardo alla concreta vicenda disciplinare, tenendo conto di tutte le conseguenze che potrebbero derivare dall’integrale applicazione di ciascuna delle due normative nella specifica fattispecie.
(Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza n. 16296/21; depositata il 10 giugno)