Il titolo di dottore di ricerca rileva ai fini della pratica forense?
Sulla questione pone un chiarimento il Consiglio Nazionale Forense con il parere n. 26 del 23 maggio 2018.
Il quesito. L’Ordine degli Avvocati di Roma chiede se sia ragionevole la possibilità di riconoscere un anno di pratica forense a fronte del conseguimento del titolo di dottorato di ricerca in materie giuridiche, in via alternativa ed equivalente al diploma di specializzazione per le professioni legali.
Un periodo formativo e uno pratico. Il Consiglio Nazionale Forense sottolinea la natura tipica, pertanto insuscettibile di un’estensione analogica, dell’art. 41, comma 9, l. n. 247/2012 (Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio) il quale dispone che il diploma di specializzazione per le professioni legali, conseguito presso scuole riconosciute, è finalizzato al compimento del tirocinio per l’accesso alla processione forense per la durata di anno. Pertanto, la detta disposizione non è idonea a riconoscere il titolo di dottorato di ricerca come periodo di pratica forense, avanzando così una risposta negativa al quesito posto dall’Ordine degli Avvocati di Roma.