Intesa tra CNF e CSM: un protocollo per il miglioramento del servizio giustizia
Continuano le iniziative di collaborazione tra Consiglio Supremo della Magistratura e Consiglio Nazionale Forense. Il Protocollo, firmato il 19 luglio 2018 dal Presidente del CNF Andrea Mascherin e dal Vice Presidente del CSM, Giovanni Legnini, è necessario per «l’organizzazione del lavoro, lo scrutinio preliminare delle impugnazioni, chiarezza e sinteticità nella redazione degli atti e dei provvedimenti nei giudizi d’appello, nel rispetto del principio del contradditorio e delle garanzie della difesa».
Inoltre sul sito del CNF sono disponibili gli schemi funzionali allegati al protocollo.
Un protocollo per il miglioramento del servizio giustizia. L’obiettivo delle Parti, si legge all’art. 1 del protocollo, è quello «di implementare la cultura organizzativa, incentivando il tal modo l’uso di metodologie di lavoro appropriate ed auspicando che i modelli organizzativi dei ruoli e degli atti processuali, di cui ai successivi punti e di cui agli schemi funzionali allegati, possano essere recepiti e ridisegnati a seconda delle esigenze proprie di quel distretto».
Infatti nel protocollo vengono definiti i modelli organizzativi dei ruoli e degli atti processuali in ambito civile e penale (esame preliminare delle cause, organizzazione dei ruoli, struttura degli atti difensivi e delle sentenza di primo e secondo grado).
All’art. 3 del protocollo, poi, si prevede che le parti si impegnano a divulgare e promuovere la conoscenza del testo siglato sul territorio «promuovendo entro il 31 ottobre 2018 le prime occasioni di dibattito e di confronto anche ai fini della stipula di protocolli condivisi».
Schemi funzionali. Infine, al protocollo d’intesa sono allegati per il settore civile: il modello di sentenza base (anche sintetico) ex art. 352 c.p.c., il modello di sentenza ex art. 281-sexies c.p.c., il modello di ordinanza di inammissibilità ex 348-bis c.p.c. e il modello di sentenza di primo grado. Per l’ambito penale, invece, gli allegati sono riferiti alla struttura della sentenza di primo e di secondo grado.