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Lavoratrice invalida con figlia disabile: sacrosanto il diritto allo smartworking
Decreto coronavirus | 25 Maggio 2020
Lavoratrice invalida con figlia disabile: sacrosanto il diritto allo smartworking
di Attilio Ievolella
Il giudice censura l’operato dell’azienda che ha respinto la richiesta della dipendente e l’ha posta in cassa integrazione. Evidente il diritto della donna a lavorare da casa, svolgendo ella funzioni connesse con l’uso del telefono e di strumenti informatici. Decisivo anche il rischio di un potenziale grave contagio per lei e per la figlia in caso di obbligo di lavorare in ufficio.
(Tribunale di Bologna, sez. Lavoro, decreto n. 2759/20; depositato il 23 aprile)