27
Maggio
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Responsabilità medica: se il fatto-reato non lede l’integrità psicofisica, vi può essere diritto al danno non patrimoniale?
Il medico che commette reato di rifiuto di atti d’ufficio (art. 328, comma 1, c.p.) può essere tenuto a risarcire il danno non patrimoniale? Spetta il risarcimento del danno non patrimoniale in presenza di un fatto-reato che tutela un bene giuridico diverso dall’integrità psicofisica, scindendo così le figure di «persona offesa» e «danneggiato» dal reato? La Cassazione (ord. n. 14453/21, depositata il 26 maggio) conferma la distinzione tecnica tra «persona offesa» e «danneggiato» dal reato, ma non esclude la responsabilità civile del medico.
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