Marchi d’impresa: il Governo abolisce il requisito della sola rappresentazione grafica
Questi sono i temi affrontati dal Consiglio dei Ministri di martedì 20 novembre.
Marchi, brevetti e lotta alla contraffazione. Il Consiglio, durante la seduta, ha approvato un decreto legislativo attuativo della direttiva europea 2015/2436 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa.
Nello specifico, la direttiva prevede che gli ordinamenti nazionali, nei prossimi 7 anni, introducano nuove procedure amministrative per superare la disparità tra i titolari di marchi di alcuni Paesi rispetto al altri. Per quanto riguarda l’Italia, è prevista l’introduzione ex novo di una procedura amministrativa, alternativa al mezzo giudiziario, per la decadenza o la dichiarazione di nullità dei marchi, con l’obiettivo di: abolire il requisito della rappresentazione grafica, con la possibilità di accettare nuovi marchi, depositati in formati non previsti precedentemente dallo Stato; estendere il divieto di forma al altre caratteristiche; impedire la registrazione dei marchi in caso di conflitto con le denominazioni di origine e indicazioni geografiche (DOP/IGP); introdurre una protezione rafforzata per i marchi che godono della reputazione in uno Stato membro; estendere la possibilità di applicare la procedura di sequestro alla frontiera delle merci contraffatte; introdurre il divieto di svolgere «atti preparatori alla contraffazione».
Per quanto riguarda, invece, i brevetti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che modifica alcuni articoli del codice di proprietà industriale relativi alla protezione dei brevetti, introducendo una tutela brevettuale unica in tutti gli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata.
Dispositivi di protezione individuale. Un ulteriore decreto legislativo approvato è quello di modifica della normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione internazionale per adeguarla alle disposizioni comunitarie. Ciò per semplificare il quadro dell’immissione sul mercato di tali dispositivi che svolgono una funzione protettiva per l’utilizzatore e coordinarli in un’ottica di sicurezza e conformità dei prodotti.
Strumenti e contratti finanziari. Infine, sempre con riferimento all’adeguamento degli ordinamenti nazionali alla normativa europea, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che effettua tale adeguamento di normativa in relazione agli indici usati come «indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contrati finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento». Questo per garantire il corretto funzionamento del mercato interno e la protezione dei consumatori e degli investitori, assicurando un coordinamento delle disposizioni che pongono obblighi a carico dei soggetti coinvolti nel calcolo degli indici di riferimento.