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Nell’assegnazione della casa coniugale è sempre prioritario l’interesse dei figli affidati a risiedere nella stessa

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Nell’assegnazione della casa coniugale è sempre prioritario l’interesse dei figli affidati a risiedere nella stessa

rapporti fra coniugi | 07 Agosto 2020

Nellassegnazione della casa coniugale sempre prioritario l’interesse dei figli affidati a risiedere nella stessa

di Katia Mascia – Avvocato Cassazionista

In tema di separazione la casa familiare deve essere assegnata tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli minorenni e dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti a permanere nell’ambiente domestico in cui sono cresciuti e che costituisce il centro dei propri affetti, al fine di garantire il mantenimento delle loro consuetudini di vita e delle relazioni sociali che in tale ambiente si sono radicate. Pertanto, quando il legame con la casa familiare dei figli, maggiorenni, anche se non economicamente autosufficienti, risulta reciso ovvero quando la casa familiare non costituisce più l’habitat domestico necessario a garantire, nella quotidianità, il riferimento affettivo utile e di sostegno ad una crescita sana si avrà la revoca dell’assegnazione.

(Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 16740/20; depositata il 6 agosto)