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‘Non voglio assumere LGBTI’ non è una libera opinione del legale, ma una discriminazione

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‘Non voglio assumere LGBTI’ non è una libera opinione del legale, ma una discriminazione

discriminazione | 24 Aprile 2020

Non voglio assumere LGBTI non una libera opinione del legale, ma una discriminazione

di Giulia Milizia

La nozione di «condizioni di accesso all’occupazione e al lavoro» contenuta all’art. 3 §.1 lett. a) Direttiva 2000/78/CE (parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro), deve essere interpretata nel senso che in essa rientrano delle dichiarazioni rese da una persona (nella fattispecie un legale) nel corso di una trasmissione audiovisiva secondo le quali mai assumerebbe o vorrebbe avvalersi, nella propria impresa, della collaborazione di persone di un determinato orientamento sessuale, e ciò sebbene non fosse in corso o programmata una procedura di selezione di personale, purché il collegamento tra dette dichiarazioni e le condizioni di accesso all’occupazione e al lavoro in seno a tale impresa non sia ipotetico.

(Corte di Giustizia UE, Grande Sezione, sentenza 23 aprile 2020, causa C-507/18)