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Ordinamento penitenziario e violenza sulle donne i temi del question time del Ministro Bonafede

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Ordinamento penitenziario e violenza sulle donne i temi del question time del Ministro Bonafede

Ordinamento penitenziario. Con il primo quesito, i senatori Marsilio e Cirani, evidenziano le difficili condizioni delle carceri italiane chiedendo al Ministro quali siano le iniziative urgenti che si intendono adottare in materia e, in particolare, con riferimento agli agenti di Polizia Penitenziaria, all’assunzione di nuovo personale, alla costruzione di nuovi istituti di detenzione e ristrutturazione di quelli esistenti.

Il Ministro ha precisato che il Governo «tra gli argomenti sui quali vuole investire di più ha proprio la rieducazione e la messa in sicurezza delle condizioni in cui lavorano gli agenti di polizia penitenziaria […]». Con riferimento poi alla carenza di organico Bonafede ha sottolineato «il dato tristemente diffuso su tutto il territorio nazionale, ed allo stato si attesta su un tasso di scopertura complessivo pari al 9,9% che interessa principalmente le figure degli ispettori e dei sovrintendenti. In ogni caso richiamo l’investimento di 500 milioni di euro per il personale di sicurezza, tra cui rientra anche la polizia penitenziaria. Per quanto riguarda l’edilizia penitenziaria, si stanno riducendo, grazie ai più recenti aumenti di risorse finanziarie, le situazioni di inagibilità edilizia per degrado dei fabbricati».

Ai fini dell’incremento dell’attuale capienza ricettiva «da 51.200 posti fino ad almeno 60.000 posti, sono già in atto procedimenti avviati dal Piano Carceri e attualmente curati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per nuovi istituti e padiglioni per circa 3.800 nuovi posti regolamentari».

Violenza contro le donne. Sottolineando la gravità della situazione, definita dal Ministro «non soltanto una piaga sociale, ma una piaga culturale ed un piaga tragica», proprio ieri è stato presentato in via Arenula «il disegno di legge recante modifiche al codice di procedura penale “Disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”. […] In questo disegno di legge che possiamo chiamare “Codice Rosso”, è previsto che l’agente, il pubblico ufficiale che riceve la denuncia debba darne immediata comunicazione, senza possibilità di discrezionalità sulla valutazione dell’urgenza o meno, debba darne immediata comunicazione al pubblico ministero il quale entro 3 giorni deve sentire la persona che ha fatto la denuncia. Dopodichè la legge scandisce tutti i tempi, nel momento in cui delega alla PG atti di indagine, la polizia deve attribuire una preferenza e agire con immediatezza. Dopo aver compiuto le indagini, sempre con immediatezza deve informare il Pubblico Ministero».

Il Senato, da canto suo, ha approvato l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta con delibera pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25 ottobre 2018, n. 249.