Prima vittoria per l’equo compenso: sospeso il bando per incarichi legali con compenso pari a zero
Il principio dell’equo compenso. Sul tema si è espresso il TAR Campania con l’ordinanza n. 1541/2018; depositata il 25 ottobre, pronunciandosi per la prima volta sull’applicazione della legge sull’equo compenso ai rapporti professionali instauratosi tra gli avvocati e le pubbliche amministrazioni.
In particolare, a ricorrere dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale sono parecchi avvocati che invocano il riconososcimento del principio dell’equo compenso con riferimento alle proprie prestazioni professionali.
Ad un primo esame sommario della fase cautelare, il ricorso sembra caratterizzato da sufficiente fumus boni iuris, avuto riguardo alla fissazione di compensi professionali non in linea con le tariffe professionali ed in contrasto con il principio dell’equo compenso, applicabile anche alle pubbliche amministrazioni, per contenziosi di valore fino a 500 euro, per cui l’onorario è pari a zero.
Altresì per il TAR è necessario che «le esigenze di riequilibrio finanziario debbano armonizzarsi con altri principi fondamentali dell’azione amministrativa, tra cui quelli di ragionevolezza e di proporzionalità nonché, nella fattispecie, quello di equo compenso per le prestazioni professionali».
Detto ciò, il TAR accoglie la domanda cautelare e per l’effetto sospende l’efficacia del provvedimento impugnato, ossia sospende il bando comunale, invitando la P.A. a riesaminare l’atto nel termine di 20 giorni dalla comunicazione o notificazione della presente ordinanza.